Le prime testimonianze scritte relative alla pratica di un’arte marziale simile al Taekwondo risalgono al 50 a.C..
In quei secoli l’attuale Corea era costituita da tre regni in perenne lotta tra loro, di questi tre regni quello governato dalla dinastia Silla, che unificò la penisola coreana nel “Grande Regno di Silla”, è quello che c’interessa maggiormente poiché i suoi guerrieri praticavano, tra le varie discipline utili all’addestramento militare, l’arte marziale del Tae Kyon.
Questi guerrieri detti Hwarang poiché appartenenti alla casta che rispondeva al codice etico Hwarg Do (cioè il codice etico della” fratellanza tra gli uomini”), casta composta solo dai giovani delle famiglie reali, durante i combattimenti, secondo la leggenda, si posizionavano in groppa ai loro cavalli e balzavano addosso ai loro avversari colpendoli con numerosi calci volanti accompagnati da urla.
Grazie ai guerrieri Hwarang dediti al rispetto d’undici regole ferree:
1. Fedeltà al tuo Paese;
2. Rispetto dei genitori;
3. Fedeltà alla tua sposa;
4. Lealtà verso gli amici;
5. Rispetto per i tuoi fratelli;
6. Rispetto per gli anziani;
7. Rispetto per i tuoi insegnanti;
8. Non uccidere ingiustamente;
9. Spirito indomabile;
10. Fedeltà ala tua scuola;
11. Termina ciò che inizi;
Nei secoli tra il 660 ed il 900 d.C. iniziò la diffusione del Tae Kyon nell’isola attraverso l’apertura di molte scuole dedite all’insegnamento di tale arte marziale.
Nel 936 alla dinastia dei Silla succedette la dinastia Koryo, dalla quale trae il nome l’odierna Corea.
Durante il regno di tale dinastia il Tae Kyon mutò il suo nome in Subak o Soobak.
Ulteriori cambiamenti si ebbero durante l’avvento della dinastia Yi che fondò il regno Choson (attuale Corea) nel 1532 con capitale Hanyang (attuale Seul), durante tale dinastia Protrattasi fino agli inizi del’900 il Subak fu messo al bando.
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