Il Maestro Tramaglino, Direttore Tecnico, c.n. 7°Dan, Presidente Provinciale della Federazione Italiana taekwondo, Commissario Regionale, arbitro Nazionale, ex atleta della nazionale, plurimedagliato a livello nazionale ed internazionale settore combattimento e pluri medagliato a livello Nazionale settore Poomsae. Pratica da oltre 30 anni ed insegna da oltre 20 anni
Il Taekwondo
Il combattimento del taekwondo si basa sul regolamento dalla World Taekwondo ( federazione Mondiale), applicato ad ogni livello di competizione, dai tornei interregionali fino ad arrivare alla massima competizione, le Olimpiadi. I combattimenti si svolgono su un campo ottagonale 8 × 8 m, tra due atleti muniti di protezioni. ( rosso e blu) Il combattimento è basato sull’assegnazione di punti e viene svolto in tre round da due minuti ciascuno, con una pausa di un minuto.
L’atleta per fare punti deve colpire l’avversario sulla corazza con tecniche di calcio (2 punti, 4 se in rotazione) o di pugno (1 punto) oppure alla testa con sole tecniche di calcio (3 punti o 5 se in rotazione). Il contatto è pieno e il KO è valido.
Affinché un punto sia valido deve rispettare alcuni requisiti di potenza e precisione, in quanto il sistema elettronico è tarato in base alle categorie di peso. Ossia per ogni categoria di peso è prevista una soglia minima di potenza, al di sotto di questa soglia i punti non vengono assegnati dal sistema e non possono essere assegnati neanche dagli arbitri.
Al termine dei tre round l’atleta con il maggior numero di punti vince l’incontro. È possibile anche la vittoria per una differenza di punti pari a 20,( tranne nelle semifinali e finale nelle competizioni ad alto livello) tuttavia deve in ogni caso essersi concluso almeno il secondo round. In caso di parità si disputa un quarto round della durata di 1 minuto in cui vale la regola del Golden Point, vince l’atleta che riesce a segnare per primo un punto (o se all’avversario vengono assegnate due penalità). Se il quarto round finisce senza che nessun atleta sia riuscito a segnare un punto, la vittoria viene assegnata secondo il numero di colpi registrati dal sistema elettronico, al numero di round vinti, al numero di penalità accumulate nel match e in un’ultima istanza, se perdurasse una situazione di parità, la vittoria è determinata a maggioranza dalla squadra arbitrale. Questa è composta generalmente da 2 giudici d’angolo, posti ai margini del quadrato di gara e un arbitro centrale.
L’assegnazione dei punti è ormai elettronica, grazie a protezioni (corazza e caschetto) dotate di sensori e collegati con tecnologia bluetooth ad un computer.
I punti aggiuntivi generati da un calcio in rotazione che sia effettivamente andato a segno (cosa stabilita dai sensori elettronici), vengono assegnati invece dai giudici d’angolo con delle pulsantiere elettroniche collegate al medesimo computer. I punti vengono dunque visualizzati sempre in tempo reale su uno schermo.
Il combattimento per i bambini
Esordienti per i più piccoli e parliamo dai 6 anni, il combattimento varia leggermente, in questa fascia d’età i bambini possono calciare solo a corazza di conseguenza è vitato il calcio al caschetto anche se a differenza degli adulti hanno il caschetto con una grata in plastica che protegge il viso.
I cadetti che si differenziano in due categorie in base all’ età cadetti B e cadetti A disputano incontri con round di durata minore: un minuto e mezzo anziché due. Inoltre per i Cadetti “B”, si incomincia a calciare al caschetto e siamo intorno ai 10 anni In campo internazionale, la WT non organizza campionati dedicati a questa classe d’età. Tali campionati vengono organizzati solo a livello interregionale e nazionale in Italia per queste fasce d’età abbiamo il torneo nazionale KIM e LIU il quale viene sempre svolto a giugno a fine della scuola e nella città di Roma nelle location più suggestive al mondo come lo stadio dei marmi oppure al foro italico tutto ciò per permettere l’avviamento al combattimento degli atleti fin da giovani.
Nella fascia d’età cadetti A oltre a calciare al viso e i giochi incominciano a complicarsi un po’ nel senso che il caschetto non ha più la grata, in questa fase a livello nazionale sono previsti i campionati italiani per le cinture rosse e nere e di conseguenza chi si classifica al primo posto può essere convocato in nazionale , ed iniziare una nuova avventura piena di soddisfazioni cercando di conquistare l’ olimpo.
Le protezioni obbligatorie sono:
corazza (con sensori)
caschetto (con sensori)
conchiglia
paradenti
guantini
parabraccia
paratibia
parapiedi (con magneti)
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